Sport e ambiente: un connubio perfetto per il nostro benessere fisico e mentale. In una società che galoppa a ritmi sempre più veloci e incessanti, l’attività fisica immersi nella natura aiuta a interrompere la routine quotidiana.

Per essere sportivi eco-friendly, tuttavia, non basta passeggiare immersi nel verde, ma bisogna fare scelte sostenibili anche al chiuso di una palestra.

Come?

Ad esempio, ponendo l’attenzione ai modi di lavorazione e alla qualità delle varie attrezzature che si utilizzano, scegliendo accuratamente prodotti non realizzati attraverso sfruttamento minorile o violazione dei diritti, optando per capi sportivi realizzati senza l’uso di sostanze chimiche, potenzialmente dannosi per l’ambiente.

Altre piccole accortezze quando si fa esercizio fisico rispettando l’ambiente possono essere: evitare le bottigliette d’acqua usa e getta; prediligere borracce per ridurre l’uso della plastica; seguire una sana alimentazione, optando nutrienti sani come frutta e verdura a km zero.

L’attenzione a materiali e a dettagli sono fondamentali per la riuscita di un prodotto ecosostenibile; un esempio concreto di attrezzo sportivo sostenibile può essere rappresentato dallo skateboard, molto in voga tra i giovani e nato oltreoceano. Ebbene, questa semplice tavola di legno può essere utilizzata anche come mezzo di spostamento, evitando il trasporto su gomma e le emissioni che ne derivano.

Se invece siete amanti della solita e abitudinaria palestra dovete sapere che esistono strutture totalmente green ed eco-friendly, che sfruttano la nostra fatica per produrre energia. Basti pensare che un’ora di esercizio con un attrezzo equivale a 200 watts di elettricità. Palestre del genere si stanno diffondendo pian piano in tutta Europa, diventando un punto di riferimento per coloro che hanno o vogliono abbracciare uno stile di vita più green. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, che siate pigri o meno, la moderna tecnologia viene incontro ad ogni tipo di esigenza.

Viceversa, se il luogo chiuso non fa per voi, sappiate che l’esercizio fisico può essere fatto anche in un parco e in modo gratuito: ad esempio ci sono dei circuiti attrezzati negli spazi verdi cittadini, con tutto il necessario per essere attivi, dal semplice stretching alla rilassante meditazione.

Ricordate…l’unione tra attività fisica sostenibile e ambiente fa bene non solo alla salute, ma migliorerà e ne beneficerà anche il nostro benessere psichico che scaricherà tutte le tensioni accumulate durante la giornata lavorativa.

Adesso caricatevi di buona volontà e…scegliete di essere green anche nello sport.

La cooperativa Il Balzo Onlus nasce nel 2006, dalla volontà di un gruppo di genitori di persone con disabilità, con lo scopo di sostenersi vicendevolmente e di tutelare i diritti dei disabili.
Con sede a Rozzano (Mi) l’associazione oggi conta su una equipe di 30 educatori professionisti e un ampio numero di consulenti, medici, psicologi e fisioterapisti ed è impegnata in numerosi progetti socio-sanitari ed educativi per bambini e adulti con disabilità.
La Onlus si è registrata sul portale del Riuso Solidale, Riusogreen.com, dimostrando anche attenzione e sensibilità nei confronti dei temi ambientali e di sostenibilità.
Conosciamola meglio. 

Come nasce “il Balzo”? Cosa vi unisce?

Il Balzo è nato nel 2006 da un'associazione di genitori fondata nel 1978. I genitori decisero di costituire una cooperativa socio-educativa per poter garantire ai loro figli e alle persone con disabilità cognitiva del territorio sud Milanese i servizi di cui avevano bisogno. La nostra mission è quella di favorire il pieno sviluppo delle autonomie personali e l'integrazione sociale degli adulti e dei bambini con disabilità.


Quali sono le principali attività della vostra cooperativa?

Ci prendiamo cura di bambini e adulti con disabilità cognitiva (autismo e sindrome di down) attraverso percorsi educativi personalizzati.

Il Balzo gestisce due centri socio educativi per adulti e un centro per bambini a Rozzano. Qui si svolgono laboratori educativi volti al potenziamento delle autonomie, delle capacità comunicative e relazionali dei grandi e dei piccoli, attraverso tecniche e terapie educative all'avanguardia.

Inoltre, in accordo con la legge sul Dopo di noi, Il Balzo gestisce due case in cui vivono stabilmente 10 adulti con disabilità che si preparano ad una vita autonoma rispetto ai caregiver.

Siete entrati a far parte della comunità del riuso solidale www.Riusogreen.com dimostrando di credere nel progetto. Cosa vi ha spinto a farlo e che benefici ne avete tratto?

Abbiamo scoperto Riusogreen.com navigando su internet alla ricerca di monitor per i computer dei nostri laboratori informatici. Grazie all'intermediazione di Riusogreen.com, abbiamo ricevuto in dono da un'azienda i due monitor di cui avevamo bisogno.

Pensate che il riuso possa aiutare realtà come la vostra, impegnate in prima fila per la difesa dei diritti dei più deboli?

Il riuso è una pratica virtuosa che fa bene a tutti: a chi dà e a chi riceve. Crediamo molto nella capacità di fare rete e confidiamo che sempre più realtà decidano di dare nuova vita ai propri beni materiali anziché buttarli via. Raccontiamo di Riusogreen.com a tutte le associazioni a noi vicine per far sì che questa buona pratica si diffonda.

Il mese di settembre coincide con la riapertura delle scuole ed è proprio in questo periodo, più che in altri, che le famiglie sono costrette a far quadrare i conti in vista delle ingenti spese scolastiche che, è ormai risaputo, diventano sempre più alte. La voce che ha maggiore incidenza sui conti delle famiglie è data dai libri di testo, che cambia di anno in anno: variano le edizioni, titoli, a volte i contenuti.

Secondo quanto riferito ad Adnkronos da Ali Confcommercio, l’associazione che rappresenta i più importanti librai italiani, quest’anno le spese per i testi scolastici rimarranno pressoché stabili, in linea con i valori dell’anno precedente: circa 186 euro annui per l'acquisto dei libri delle scuole medie per ogni figlio e circa 237 euro per i testi delle superiori, dizionari esclusi. Se, oltre all’acquisto di libri, aggiungiamo i costi per zaini, astucci e materiale didattico, in generale, la spesa cresce sempre di più, registrando un aumento annuale dei costi pari al 2,5%.

Per far fronte a questa spesa, ci vengono in aiuto i mercatini dei libri usati o piattaforme solidali come quella di Riusogreen.com, il portale del riuso sostenibile, perfettamente in linea con l’idea di second hand e di economia circolare, che permette di donare una seconda vita ad oggetti, in questo caso libri, zaini e astucci, che i nostri figli non usano più. Un vero e proprio banco dell’usato dove la parola d’ordine è regalare ciò che diventerebbe rifiuto, il cui unico obiettivo è quello di offrire oggetti usati a chi ne ha bisogno, in maniera semplice e gratuita.

Su Riusogreen.com, inoltre, nella sezione dedicata agli Enti No Profit, c’è la possibilità da parte degli enti e delle onlus, tra cui quelli che si occupano di sostenere e aiutare bambini e famiglie disagiate, di fare richiesta di materiale didattico, di grembiuli e tutto quello di cui si ha bisogno per il rientro a scuola. Se sei una associazione no profit registrati subito sul nostro portale e pubblica la tua richiesta (REGISTRATI)

Riutilizzare testi e materiale scolastico aiuta le famiglie bisognose e ci indirizza verso una cultura sostenibile. Pertanto, come fare per donare astucci e libri? Basta registrarsi sul sito di Riusogreen.com, inserire un annuncio e prenotare ciò che più vi interessa direttamente da casa, tutto a portata di un click.

Regalare oggetti usati è un atto di generosità che aiuta il cuore e l’ambiente.

Un mondo senza plastica sembra quasi impossibile, basta pensare che negli Anni Cinquanta la sua produzione non superava i 2 milioni di tonnellate all’anno, mentre oggi siano giunti a 400 milioni di tonnellate annue. Per comprendere quanta plastica abbiamo prodotto vi invitiamo a cliccare sul link di Focus, in cui è si evidenzia un altro dato importantissimo: ben il 79% della plastica mondiale finisce in discarica, ossia in natura. (Articolo Focus)

Oggi sentiamo parlare moltissimo degli effetti negativi sull’ecosistema, ma non con altrettanta frequenza di ciò che si sta facendo per ridurre la produzione ed il consumo della plastica.

Servono impegni concreti e tangibili, utili soprattutto per sensibilizzare le comunità ed aumentare il grado di consapevolezza fra i consumatori.

In questo contesto, spicca l’iniziativa assunta da Deco S.p.A, azienda abruzzese leader nel settore ambientale, che ha eliminato le bottiglie di plastica negli uffici della sede di San Giovanni Teatino (Ch), dopo aver consegnato a tutti i lavoratori degli uffici una borraccia personale che può essere riempita grazie agli erogatori di acqua installati su ogni piano.

Una iniziativa lodevole, che vuole andare a contrastare la pessima abitudine dell’uso e getta e sensibilizzare sul riuso e su consumo sostenibile e consapevole.

L’abbandono dei rifiuti, ad esempio, è una delle principali cause dell’inquinamento da materiali plastici che danneggiano irreparabilmente l’ecosistema; la non-gestione degli oceani, dei fiumi e dei laghi ha fatto sì che si venissero a creare vere e proprie isole di plastica che navigano nelle acque causando danni irreparabili a flora e fauna. Un pericolo maggiore è costituito dalle micro-plastiche che entrano nella catena alimentare danneggiando la biodiversità. Secondo una stima del WWF ogni minuto vengono gettate in mare oltre 33mila bottigliette di plastica, i cui tempi di degradazione variano dai 100 ai 1000 anni.

Questi numeri riescono a spiegare l’importanza dell’impegno di tutti i soggetti della società (dalla politica alle imprese, dal mondo della cultura all’associazionismo) per contrastare e ridurre gli effetti negativi dell’usa e getta.

Inoltre, l’azienda abruzzese da anni è impegnata in iniziative di responsabilità sociale d’impresa e sostenibilità, attuando politiche mirate alla affermazione di un’economia circolare.

Lo stop alle bottiglie di plastica è solo l’ultimo di una serie di attività green di sensibilizzazione ambientale, come le Deco Street Library, piccole librerie di strada costruite con materiale interamente riciclabile ed ecosostenibile, il cui compito è quello di promuovere la lettura attraverso la donazione e il riuso di libri usati. Le piccole librerie di strada sosteranno per il mese di agosto all’interno del Parco villa De Riseis di Pescara, per favorire la cultura della sostenibilità partendo da luoghi pubblici, frequentati soprattutto da bambini.

Ecco il link alla notizia: DECO PLASTIC FREE: BORRACCE AL POSTO DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA

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