Come ogni anno il periodo natalizio è arrivato ricco di buoni auspici e pensieri positivi affinché possano guidarci ed introdurci nell’anno che verrà. Riflessioni su quanto è stato fatto di buono nell’anno che sta per concludersi o aspirazioni per un futuro migliore, ebbene tutte queste premesse per ribadire che anche a Natale dobbiamo prenderci cura non solo di noi, ma anche dell’ambiente e della natura. È ormai assodato che il periodo natalizio è quel momento in cui tutto è più abbondante e spropositato, dove si spreca e si butta di più. Per evitare sciupi inutili è importante avere in mente chiaro cosa si vuole fare, addobbi e regali e ciliegina sulla torta il menù delle feste.

L’addobbo per eccellenza che non manca quasi mai è l’albero di Natale, forse nato a Tallinn, in Estonia verso la metà del 1400, dona alla casa un’atmosfera speciale caratteristica delle festività. Per un albero di Natale che sia ecosostenibile al 100% è preferibile scegliere l’abete naturale, proveniente possibilmente da luoghi dove si è attuata un’azione di sfoltimento causati da pulitura di boschi, opera utile per prevenire il dissesto idrogeologico; una volta passate le feste è buona pratica donare l’abete a vivai o a centri attrezzati per la raccolta. Di conseguenza un secco no per l’albero di Natale artificiale.

Come possiamo creare la famosa atmosfera natalizia? Coinvolgendo i bambini, che con la loro creatività e fantasia, sono capaci di creare decorazioni uniche, magari utilizzando la pasta di sale che potranno modellare come vogliono o realizzando addobbi con materiali sostenibili e riciclabili come scatole, bottoni o vecchi calzini in modo tale da rendere le decorazioni il più personalizzate possibili. Centritavola o portacandele con pigne, bacche, rametti, muschio, foglie secche sono i simboli dell’inverno che, con il loro profumo, donano un clima unico in casa, basta solo un pizzico di fantasia.

Per il cenone delle feste aboliamo l’usa e getta e prediligiamo le bottiglie di vetro così da scongiurare sprechi inutili. Il lasso di tempo che intercorre tra Natale e Capodanno è il periodo dove si concentra la maggior parte di spreco alimentare; cerchiamo di essere realisti e di preparare ciò che mangiamo davvero e non la mole di cibo che siamo abituati a cucinare. Di conseguenza fare la spesa sarà più semplice perché compreremo solo ciò di cui abbiamo bisogno, prediligere prodotti sfusi e senza imballaggio, costi dei prodotti si abbassano e il conto sarà meno salato. Una volta terminato il lauto pasto, riutilizzate gli avanzi per il giorno dopo, scongiurando, come ribadito più volte, lo spreco alimentare sempre dietro l’angolo.

Non ci resta che augurare a tutti voi un sereno Natale all’insegna del riuso e della sostenibilità.