Filiera controllata, no-ogm, alimentazione biologica, prodotti senza additivi e/o pesticidi. La maggior parte delle persone oggi pensa di nutrirsi bene e di acquistare cibo sostenibile. Ma siamo realmente consapevoli dell’importanza anche delle scelte alimentari sul nostro futuro?

Quando si sente parlare di alimento sostenibile si intende un cibo che rispetti la stagionalità del prodotto, che sia nutrizionalmente sano, raccolto senza emissioni di carbonio, con un basso impatto ambientale in termini di suolo e risorse idriche e con una particolare attenzione alla preservazione degli ecosistemi. Il sempre più massiccio utilizzo di pesticidi, l’allevamento intensivo, il consumo spropositato di acqua stanno impoverendo sempre di più il pianeta, rendendolo a sua volta sempre più scarno e meno abitabile per le specie animali.

Se si volesse analizzare lo stato di salute della terra si potrebbe prendere come riferimento le api, che sono, in termini tecnici, dei bio-indicatori sullo stato di salute dell’ambiente. Le api, oltre alla produzione di miele, sono vitali per il benessere del pianeta: senza l’impollinazione si perderebbe la biodiversità e la maggior parte dei cibi che vengono serviti sulle tavole. Il legame indissolubile che esiste tra le api, l’ambiente e ciò che mangiamo si sta lentamente disfacendo.

Secondo gli ultimi dati della Fao il 90% delle specie di piante dipende dall’impollinazione degli insetti e il 75% degli alimenti dall’azione dell’impollinazione. Il dato allarmante, dunque, è che in Europa vi sono il 37% di api in meno: frutta e verdura potrebbero essere messe a rischio se non si pone rimedio alla moria incontrollata di questi delicati insetti.

Il rischio di estinzione delle colonie di api comporta la perdita della produzione di miele con costi elevatissimi per l’ambiente. Andrebbero perdute tante varietà di miele, considerato un vero e proprio superfood, poiché racchiude un innumerevole quantità di proprietà benefiche ed utilizzato in settori più disparati, dall’alimentare fino alla cosmetica. Si parte dal classico miele di acacia al millefiori fino al castagno, ma ci sono altri tipi di miele più rari e particolari che potrebbero sparire: dal miele alla lavanda, noto per le sue proprietà calmanti, al miele di rododendro, rarissimo che racchiude proprietà depurative e calmanti, fino al miele al corbezzolo, concentrato perlopiù in Sardegna, dal sapore amarognolo. Varietà rare, che dipendono dalle zone territoriali di appartenenza, dei veri e propri gioielli in vasetto, che sono ancor più messi in pericolo dal cambiamento climatico e dall’uso prodotti chimici.

“Se un giorno le api dovessero scomparire, all'uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita”. Concludiamo con questa affermazione di Albert Einstein che inquadra perfettamente il rischio che stiamo correndo se non iniziamo subito a prenderci cura concretamente della nostra casa.

Stile di vita più green, cura nella scelta dei materiali a basso impatto ambientale, cibo proveniente da filiere controllate: insomma, piccole accortezze che ci aiutano a vivere meglio.

Le api ci ringrazieranno.

 

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