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Il nuovo anno scolastico è alle porte. Un momento atteso da tutti, ricco di speranza ma non senza qualche incertezza.

La paura è quella di rivivere un anno di didattica a distanza e, inevitabilmente, di solitudini. Una paura che, però, grazie ai vaccini e all’esperienza che abbiamo maturato, viene ridimensionata, lasciando spazio alla speranza e all’ottimismo.

Ed è con questi sentimenti che dobbiamo pensare al nuovo anno scolastico, per i nostri giovani e per il futuro del nostro Paese.

E quando diciamo futuro non possiamo non pensare a come renderlo più green e sostenibile, partendo proprio dall’impegno delle giovani generazioni e, quindi, dai banchi di scuola.

Ogni anno, in occasione della ripartenza scolastica, offriamo dei semplici consigli per ridurre il consumismo che accompagna la prima campanella. Le regole, per cui, sono sempre le stesse.

Quella principale è NON SPRECARE, riutilizzando o regalando zaini, astucci, grembiuli e tutto ciò che è in buono stato.
Bisogna, dunque, combattere l’impulso al consumismo e ciò di può fare solo se maturiamo una forte CONSAPEVOLEZZA sugli effetti per l’ambiente anche degli acquisti, in questo caso, di materiale scolastico.
Pensiamo alle borracce ecologiche che vanno a sostituire le bottiglie usa e getta, oppure agli zaini realizzati con plastica riciclata.

A ciò si aggiunge la carta. Il suo utilizzo nelle scuole resta importante, per cui cerchiamo di comprare quaderni e libri in carta riciclata e certificata. La prima viene prodotta a partire da materie prime riciclate, la seconda proviene da foreste certificate, ovvero coltivate secondo parametri ambientali sostenibili.

Non dimentichiamo, poi, che possiamo acquistare libri di seconda mano, aiutando l’ambiente e, perché no, anche l’economia delle nostre famiglie, considerano i costi dei testi scolastici. E proprio nell’ottica del riuso, ricordiamo anche di “trattare bene” i nostri libri che potrebbero passare nelle mani di altri studenti.

Chi può farlo, scelga di andare a scuola a piedi o in bicicletta, così da abituarsi anche ad un salutare esercizio fisico. Chi invece abita lontano dal proprio istituto, prediliga mezzi pubblici per raggiungerlo, cercando di ridurre al minimo l’utilizzo di mezzi privati.


Insomma, auguriamo a tutti gli studenti di tornare tra i banchi con la consapevolezza di essere i veri protagonisti di quel futuro più sostenibile e green che si può costruire in maniera solida solo partendo dalla scuola.