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In un recente rapporto Bloomberg evidenziava il parallelismo tra il consumo di combustibili fossili, le emissioni di gas serra e l’impennata delle temperature globali, in una serie storica che va dal 1880 ai giorni nostri.

Sempre più difficile, dunque, sembra essere il percorso per raggiungere gli obiettivi fissati dagli accordi internazionali per l’Ambiente, tanto che, recentemente, alcuni Paesi hanno virato verso politiche ambientali ed energetiche più incisive, prendendo provvedimenti per mettere al bando o ridurre il più possibile l’uso dei combustibili fossili a favore di fonti alternative più pulite (“high sulphur fuel ban”), a favore di fonti alternative più pulite.

Ne è un esempio l’industria del cemento - fortemente energivora – particolarmente concentrata nel miglioramento delle proprie perfomance ambientali, sia attraverso l’innovazione tecnologica, che mediante investimenti volti ad aumentare i consumi di combustibili alternativi, come i Combustibili Solidi Secondari (CSS), in sostituzione delle fonti fossili tradizionali (co-processing).
L’utilizzo di CSS nelle cementerie è, infatti, riconosciuto a livello europeo come Migliore Tecnica Disponibile (MTD), perché garantisce una riduzione delle emissioni e contribuisce a valorizzare materiali ad elevato potere calorifico altrimenti destinati allo smaltimento, con sostanziali effetti positivi in termini ambientali, economici e sociali.

Oggi, a farne largo consumo sono molti di quei paesi europei e del bacino del Mediterraneo, in cui i tassi di sostituzione calorica hanno già raggiunto livelli superiori al 50%, anche grazie all’impiego di CSS prodotto in Italia.

In tale contesto, la DECO SpA è impegnata al fianco delle più importanti imprese del settore cementiero, sia in Italia che all’estero, in qualità di fornitore di CSS derivante dalla lavorazione di rifiuti non pericolosi di origine urbana, il cui contenuto biodegradabile consente di usufruire di maggiori benefici nell’ambito del sistema di incentivazione per interventi di efficientamento energetico (Certificati Bianchi).
Per meglio identificarne la specifica provenienza e le caratteristiche di qualità, il CSS prodotto da Deco è registrato con il marchio commerciale D-ECOFUEL®, che è conforme anche ai criteri stabiliti dal D.M. 22/2013 (c.d. “Decreto Clini”), in base ai quali alcune tipologie di CSS cessano la qualifica di rifiuto (end of waste) per poter essere impiegate, come combustibili convenzionali, nei cementifici e nelle centrali elettriche, al pari di altre risorse.

A tale scopo, Deco SpA ha conseguito anche la registrazione del proprio CSS al REACH con n. 01-2119939968-13-0008, nel rispetto delle disposizioni nazionali e comunitarie per l’immissione sul mercato e la commercializzazione dei prodotti.
La suddetta registrazione è un importante obiettivo raggiunto da Deco al termine di una complessa procedura di analisi e valutazioni, che ha consentito all’autorità europea competente (ECHA) di classificare D-ECOFUEL® come sostanza non dannosa per la salute umana e per l’ambiente.

Si consolida, pertanto, il ruolo di Deco nella filiera della valorizzazione dei rifiuti, dando un esempio concreto di economia circolare: grazie al suo ciclo di lavorazione, l’azienda valorizza i rifiuti urbani indifferenziati, trasformandoli in un potenziale energetico sempre più apprezzato dal settore industriale.

a cura dell’ Ing. Andrea Vincenti
Tecnico - Comm.le e Gare Deco S.p.A.