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Recuperare farmaci inutilizzati e offrire servizi sanitari gratuiti da parte di professionisti volontari. Con queste finalità nasce il progetto di uno studio medico solidale promosso dalla Caritas parrocchiale "Immacolata Concezione" di San Vito Chietino (CH), per contrastare la povertà sanitaria, una problematica che colpisce sempre più famiglie, impossibilitate a pagare visite specialistiche e di prevenzione.

Daniela Ciccocioppo, referente per il progetto "Scarti-AMO...dallo scarto nasce amore", ci ha spiegato di cosa si tratta in questa breve intervista.


Come nasce l'idea dello studio medico solidale?
Ci siamo presto resi conto che i bisogni delle fasce meno abbienti della popolazione non si limitano alla disponibilità di alimenti e indumenti, cui più immediatamente si pensa; c'è anche la povertà sanitaria tra le realtà del nostro paese a cui dare una risposta, perché sono davvero tante le famiglie con limitate possibilità di accesso a visite specialistiche e cure e in cui, senza dubbio, si rinuncia a fare prevenzione. Così, appena siamo venuti a conoscenza della possibilità di partecipare al concorso nazionale Tuttixtutti, in cui la CEI mette ogni anno in palio dei fondi 8xmille per i dieci migliori progetti sociali presentati dalle parrocchie, abbiamo pensato di partecipare per tentare di dare una risposta proprio a questa grande necessità. E dobbiamo dire che siamo più che soddisfatti dei risultati, perché su circa 400 progetti presentati, il nostro si è aggiudicato il quarto premio di ottomila euro, che ci permetterà di coprire parte dei costi iniziali necessari. Oltre all'ambulatorio solidale, il progetto prevede il recupero dei farmaci inutilizzati, che finirebbero altrimenti per diventare rifiuti speciali: proprio da questo deriva l'idea di trasformare lo scarto in un gesto d'amore.

Dove si realizzerà l’ambulatorio?
Lo studio medico solidale avrà sede in un locale a piano terra in via Frentana, a Marina di San Vito (Ch), che l'amministrazione comunale ci ha messo a disposizione in comodato d'uso gratuito. Il locale necessita di lavori di adeguamento e di abbattimento delle barriere architettoniche, che stiamo provvedendo a realizzare proprio in questi giorni a nostre spese e grazie anche all'utilizzo dei fondi assegnatici dalla CEI.

Chi potrà usufruirne?
Potranno usufruirne tutte le persone che per motivi economici o sociali non riescono a prendersi cura di sé stessi, quindi chiunque si trovi momentaneamente in uno stato di bisogno, per i più svariati motivi. Gli utenti potranno accedere al servizio tramite il nostro centro di ascolto, che valuterà la presenza delle condizioni socio-economiche necessarie e farà richiesta di assistenza.

Chi sono i professionisti che vi collaboreranno?
Abbiamo ricevuto già degli impegni di collaborazione da parte di alcuni specialisti della zona, ma la ricerca è ancora aperta in tutti i settori. Per le visite specialistiche che necessitano di attrezzature particolari avremmo intenzione di stringere accordi con degli studi privati.

Quali sono i servizi offerti?
Principalmente saranno eseguite visite specialistiche gratuite, su appuntamento ovviamente, ma non escludiamo l'ampliamento ad altri servizi di base una volta avviata l'attività dello studio.
Inoltre è prevista la distribuzione gratuita di farmaci da banco, in base alle disponibilità delle donazioni ricevute, e di farmaci recuperati da privati cittadini e operatori del settore, seguendo la normativa vigente in materia.

Di cosa avete bisogno in questo momento?
Abbiamo necessità di reperire ancora degli armadietti con serratura da utilizzare per la custodia dei farmaci e attrezzature mediche varie. Inoltre saremmo lieti di trovare altri medici specialisti che vogliano collaborare gratuitamente al nostro progetto.

Come siete venuti a conoscenza di Riusogreen.com?
Tramite la vostra pagina Facebook; abbiamo trovato la vostra attività degna di nota, in un periodo in cui l'attenzione di ciascuno a piccoli gesti di salvaguardia ambientale possono fare molto e vi ringraziamo per aver dato importanza e risalto al nostro progetto.

 

Tanti i volontari impegnati: Beatrice, Brunella, Giuseppe, Marco, Maria Teresa, Marzia, Sebastiano e Valerio, oltre ai tanti sostenitori, ad iniziare dal  parroco don Fabio Iarlori.

 

La foto è presa dal sito pixabay