Sushi, hamburger, aperitivi pronti e l’immancabile pizza del sabato sera. Ad un anno dalla diffusione della pandemia, sempre più italiani (e non solo) ordinano cibo a domicilio o da asporto, organizzando cene e pranzi tra le mura domestiche.
Una tendenza imposta dalla chiusura dei ristoranti e che sta segnando sempre più nuovi comportamenti di acquisto e di consumo nel settore food-delivery.
Come aumentano le richiese di cibo a domicilio, così aumentano anche i vari packaging che devono contenerlo e che dovranno, poi, essere smaltiti.
Si pone, dunque, anche la questione dell’impatto ambientale dell’imballo da asporto.
Una recente ricerca commissionata da Pro-Carton ha fatto emergere una grande attenzione degli italiani alla sostenibilità del packaging, rilevando anche la disponibilità della maggioranza del campione intervistato a pagare un prezzo maggiore purché i contenitori messi a disposizione siano riciclabili.
Gli imballaggi devono necessariamente rispondere a determinati requisiti: devono essere progettati per proteggere in sicurezza il cibo che contengono, pratici e facilmente trasportabili, igienici e tali da mantenere intatti le proprietà del contenuto e rispondere anche alle aspettative dei clienti. Tutte queste caratteristiche si devono declinare in maniera tale da minimizzare l’impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita.
Cosa significa?
Sicuramente – secondo il CONAI - utilizzare tecnologie e buone pratiche non impattanti sull’ambiente, essere composto da materiali sostenibili originati da cicli industriali che comprendano il recupero e l’utilizzo dei rifiuti e dei prodotti di scarto, e allo stesso tempo essere progettato per ottimizzare le risorse necessarie alla sua produzione, al fine di ridurre per esempio il consumo di energia.
In altre parole, i produttori che scelgono di utilizzare i materiali sostenibili mediante fonti rinnovabili che vanno dalle materie plastiche biologiche e biodegradabili, al cartone proveniente da foreste certificate ai materiali idrosolubili o addirittura edibili, potranno riscontrare anche un beneficio economico e di posizionamento sul mercato.
Sono scelte su cui si sta lavorando molto, perché su larga scala possono riscontrare una serie di ostacoli, ma che sono il segno di un cambiamento in atto irreversibile.
La sostenibilità si sta affermando come vantaggio non solo ambientale, in diversi settori della nostra quotidianità, ma rappresenta sempre di più un investimento per le società che puntano anche ad una crescita economica.