La primavera è ufficialmente arrivata, il sole splende, le giornate sono più lunghe e miti ed è arrivato il fatidico momento del cambio di stagione.
Armadi, scatole e cassettiere, tutto pronto per dare spazio all'imminente stagione calda, vestiti piegati sul letto per capire quale poter riporre per il prossimo autunno/inverno, quali da buttare, dare via o semplicemente fare ordine nei cassetti: insomma, il cambio armadio non è sempre facile, soprattutto se siamo degli accumulatori seriali e non vogliamo liberarci mai nulla (perché si sa, tutto può servire). Quante volte ci capita di buttare un indumento per poi pentircene amaramente?
Ammettiamolo, il cambio di stagione mette un po' tutti in crisi. Prima ancora di riporre con ordine maglioni, sciarpe, cappelli e cappotti per dare spazio a costumi, vestiti leggeri e t-shirt, ė importante pulire il guardaroba, vedere quali indumenti sono in buono stato e nel caso riporli per la prossima stagione. La maggior parte delle volte, frugando tra i vari cassetti e scatole, scopriamo vestiti o accessori di cui non ricordavamo neanche l'esistenza: cose belle ed in buono stato che non mettiamo più, ma che ci piange il cuore buttare.
I capi d'abbigliamento non devono finire nella spazzatura, se abbiamo la possibilità di riciclarli o donarli: basta avere a disposizione ago, filo, forbici e un pizzico di manualità (e anche una macchina da cucire). Il riciclo creativo può venirci incontro quando vogliamo dare una seconda possibilità a quei vestiti buttati da troppo tempo in fondo ai cassetti; osservare nel dettaglio il capo e capire se possiamo creare qualcosa nuovo, se il tessuto è adatto ad essere riciclato o se ci sono dei ricami particolari degni di essere messi nuovamente in mostra: piccole accortezze che faranno della nuova creazione un capo unico ed originale nel suo genere. Anche i bottoni possono fare la differenza se sono di pregio: in questo caso mettiamoli da parte e utilizziamo la maglia o camicia per creare una fascia per i capelli o un turbante, che va tanto di moda quest'anno. Le parole d'ordine sono: riusare, recuperare e riciclare.
Se, invece, vogliamo fare un regalo a persone meno fortunate di noi, possiamo donare le cose inutilizzate alle parrocchie, che si occuperanno a loro volta di smistare tutto a coloro che ne hanno più bisogno. Oppure possiamo rivendere i nostri oggetti inutilizzati ai tanti mercatini dell'usato che ci sono in città, consapevoli che il valore della vostra merce sarà di gran lunga minore del prezzo iniziale. Pensateci bene!
A questo punto non sarebbe meglio donare i nostri beni ad associazioni ed enti no-profit? Mi raccomando, controllate sempre che queste associazioni abbiano il loro statuto così da evitare truffe oppure, per favorire la buona pratica del riuso, potete pubblicare un annuncio sul nostro sito www.riusogreen.it e, in modo semplice e gratuito, contribuire far felice il prossimo stando anche attenti anche all'ambiente.
Perché regalare significa essere generosi ed attenti alla collettività, ma è anche gratificante per noi che doniamo.
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